Abbott Gemstar: un minuscolo gigante

Devo confessare che quando mi è stato proposto da ISVRA di scrivere la prova della pompa infusionale GemStar della Abbott (Abbott Laboratories North Chicago, Illinois, USA) ho provato un po’ di imbarazzo.

I motivi sono due:

  1. la Abbott Italia non ha mai dimostrato particolare interesse per il mercato veterinario nel nostro paese, anzi talvolta si è dimostrata eccessivamente rigida verso molti colleghi sfavorendo di fatto la diffusione dei suoi prodotti, principalmente farmaci, materiale infusionale ed apparecchiature, presso il mondo veterinario (fatte salve le dovute eccezioni, ovviamente). Inoltre a differenza di quanto succede in USA, ad esempio, in Italia non esiste una linea di prodotti dedicati ai veterinari;
  2. avendo scelto di misurarsi esclusivamente con il settore medico-ospedaliero la Abbott Italia propone un listino prezzi decisamente elevato per il mercato veterinario medio, prevedendo poi come unica formula di pagamento il saldo in unica soluzione a 60 giorni dalla consegna della merce. Non è prevista alcuna formula di dilazione nel pagamento, né offerte preferenziali per il pagamento in saldo unico alla consegna, ma nemmeno l’opportunità di pagamenti frazionati o dilazionati come talvolta accade nel settore medico-ospedaliero.

L’imbarazzo risulta essere anche maggiore perché avendo avuto la fortuna di poter provare sul campo moltissimi prodotti Abbott devo dire che si tratta di prodotti decisamente superiori alla media come qualità e come funzionalità. Risulta quindi difficile non parlarne in termini entusiastici e non consigliarli a qualsiasi collega abbia un po’ di Euro da spendere e molta voglia di semplificarsi la vita professionale in alcuni settori delicati e stressanti come ad esempio l’anestesia e la degenza. Ma veniamo a noi, o meglio alla nostra pompa infusionale.

La pompa GemStar con adattatore da piantana“La pompa Abbott GemStar è un dispositivo infusionale piccolo e leggero, a canale singolo, che può essere alimentato da un adattatore di rete CA, un pacco di batterie ricaricabili, due batterie alcaline monouso AA o la stazione mobile Abbott GemStar. La pompa Abbott GemStar è stata concepita per uso domiciliare, ospedaliero od ovunque sia necessaria un’infusione a controllo elettronico”. Così recita il manuale d’uso alla prima pagina, e in quattro righe ha già detto tutto riguardo alle enormi potenzialità di questo “piccolo aggeggio infernale” nel campo della medicina veterinaria.

Dimensioni fisiche: cm 14 x 9,7 x 5,1

Peso: gr. 482 batterie escluse. Un giocattolino per bambini tra i 6 e i 12 anni!

Fonti di alimentazione: Adattatore di rete a muro (cavo con spina-trasformatore),adattatore di rete da ripiano o piantana (stazione mobile Abbott GemStar), due batterie alcaline monouso AA, pacco di batterie ricaricabili con adattatore di rete CA specifico. Impossibile non riuscire a farla funzionare in qualsiasi situazione o ambiente vi troviate!

Controllo elettronico dell’infusione. La precisione è assoluta, garanzia di sicurezza quando si infondano farmaci “critici” o “delicati” che necessitano di dosaggi in microgrammi/ora (analgesici, inotropi, vasopressori, ecc.).

La versatilità di questo infusore è semplicemente strabiliante: con due semplici batterie monouso che comperate in tabaccheria potete continuare la vostra infusione, cominciata in sala chirurgica, durante il trasporto e la sosta in radiologia per un controllo RX, fino al trasporto definitivo in degenza dove potete comodamente riconnetterlo alla rete. Il vostro paziente continuerà la sua terapia infusionale senza interruzioni e voi dovrete solamente preoccuparvi di spostare un congegno poco più grande di tre pacchetti di sigarette, che non necessita di stare in posizione verticale, e che pesa poco più di un telefono Nokia Communicator. Allo stesso tempo potete infondere a velocità che variano dai fluidi di rimpiazzo volemico per un Bernese di 80 kg alla terapia antalgica continua con fentanil per uno Yorkshire di 3 kg !

La pompa è adatta all’infusione endovenosa (linea centrale o accesso periferico), arteriosa, sottocutanea ed epidurale. Un’offerta che esaurisce qualsiasi possibile richiesta veterinaria, NPT (nutrizione parenterale totale) compresa, anzi propone nuove frontiere (epidurale continua, sottocutanea, ecc). Sono disponibili sette tipi di terapia per la somministrazione di farmaci e di liquidi. Numerose e diverse sono le funzioni disponibili e le applicazioni possibili per ogni terapia. Devo essere onesto: non sono riuscito a provare tutte le funzioni e le applicazioni, mi sono limitato a quelle che mi sono sembrate più utili o più interessanti per la nostra realtà di medici veterinari. Le ripropongo qui di seguito.

Terapia dosata sul peso: infusione continua, flusso di pervietà automatico, aggiornamento del programma in qualsiasi momento. Possibile la programmazione in mcg/kg/min, mcg/kg/h, mcg/min, mg/kg/min, mg/kg/h, mg/min, ml/h. Possibile selezionare un peso paziente compreso tra 2 e 200 kg. Si può variare l’impostazione della pompa senza interrompere l’infusione e questo garantisce la continuità della terapia, fattore determinante quando si utilizzino alcuni farmaci particolari. Finita l’infusione programmata la pompa passa automaticamente al “flusso di pervietà” (KOR – Keep Open Rate), somministra cioè 1 ml/h per evitare che il sangue coaguli nel catetere.

Terapia del dolore postoperatoria in degenzaTerapia del dolore: infusione continua, dose di carico, bolo a richiesta. E’ quella che ho usato di più, e che sinceramente mi ha dato le soddisfazioni maggiori: praticamente perfetta! E’ possibile scegliere tra infusione continua, infusione continua più bolo a richiesta, oppure solo bolo. C’è poi la possibilità di impostare una dose di carico in qualsiasi momento durante l’infusione. Sia il bolo che la dose di carico vengono infusi ad una velocità di 125 ml/h (velocità non modificabile), per cui in fase di programmazione può essere importante scegliere la concentrazione adeguata del farmaco da somministrare (in tal modo si possono modificare la velocità di infusione e il volume totale infuso per ogni bolo/dose di carico). Per quanto riguarda il bolo a richiesta è possibile programmare l’intervallo in cui esso non può essere ripetuto (ad esempio non prima di 20 minuti), quante volte esso può essere ripetuto in un’ora, la dose massima di farmaco che può essere somministrata in 1 ora o in 4 ore (raggiunto tale limite la pompa interrompe automaticamente l’infusione per riprenderla altrettanto automaticamente una volta trascorso il tempo di blocco).

Il bolo si può attivare semplicemente schiacciando un pulsante sul bordo superiore della pompa infusionale, in alternativa è disponibile un cavo con pulsante (opzionale) per il comando a distanza. La programmazione può essere eseguita in mg, mcg o ml a seconda delle preferenze dell’operatore. Come per tutti gli altri programmi esiste la possibilità di impostare il sensore per l’allarme di aria nella linea: sono possibili tre differenti opzioni.

Terapia solo ml/h: infusione continua, flusso di pervietà automatico, possibilità di infusione secondaria, aggiornamento del programma in qualsiasi momento. Programmabile solo in ml/h. Programma semplice e rapido che consente anche di infondere due liquidi contemporaneamente tramite un apposito set secondario: utile in degenza.

Terapia intermittente: terapie intervallate, flusso di pervietà programmabile. Consente di programmare dosi multiple ad intervalli regolari: utile per antibiotici, antiemetici, analgesici, ecc. Si può disconnettere la pompa tra una dose e l’altra e selezionare l’opzione “allarme di richiamata” per essere avvisati quando è ora di ripetere la dose. Il “flusso di pervietà” (KOR – Keep Open Rate) si può programmare con la velocità desiderata, oppure si può escludere.

Terapia continua: infusione continua, flusso di pervietà programmabile, possibilità di infusione secondaria, aggiornamento del programma in qualsiasi momento. Possibile la programmazione della velocità d’infusione in mcg/h, mg/h, ml/h, e la programmazione dell’unità di misura di ciò che si vuole infondere (mg/ml, mcg/ml oppure solo ml). Consente di infondere due liquidi contemporaneamente tramite un apposito set secondario. Il “flusso di pervietà” (KOR – Keep Open Rate) si può programmare con la velocità desiderata, oppure si può escludere.

Per chi ha avuto già la possibilità di utilizzare pompe infusionali Abbott e quindi ne conosce il sistema di programmazione la GemStar non presenta particolari problemi: possiede infatti un software che può essere considerato la naturale evoluzione di quello della LifeCare 5000. La programmazione può invece risultare un po’ complessa per chi non ha dimestichezza con infusori di ultima generazione e richiedere quindi uno studio approfondito del manuale d’uso per gestire le enormi potenzialità dell’apparecchio. Caratteristica tipica, comune a tutte le pompe Abbott, è il menù a pagine successive che guida qualsiasi impostazione o revisione di programma. Anche se può a volte sembrare lungo ed indaginoso esso previene qualsiasi possibilità di errore accidentale nell’impostazione delle terapie: e alla fine della programmazione, quale ulteriore misura di sicurezza, l’apparecchio ci chiede di rivedere schermata dopo schermata tutti i parametri impostati e di dare la conferma finale prima di iniziare l’infusione.

Due parole voglio dedicarle al sensore che rileva la presenza di aria nella linea infusionale, posto a livello della cassetta: proprio per le caratteristiche di destinazione dell’apparecchio esso è molto sensibile e rileva quantità minime di aria. Può capitare che in alcune situazioni particolari vada spesso in allarme ed è per questo che è prevista la possibilità di regolarne la sensibilità o di disabilitarlo temporaneamente (per l’infusione in corso): bisogna però ricordare che, se disabilitato, è necessario essere molto precisi nell’impostare il volume da infondere (VDI) per evitare di infondere dell’aria una volta terminata la soluzione nel contenitore.

Caratteristica a mio parere formidabile del software GemStar è anche quella di memorizzare tutti i dati infusionali (tempi, volumi, velocità d’infusione, eventuali boli, spegnimenti e accensioni della macchina, ecc.) e riportarli in un registro storico a più pagine, con la possibilità di suddividerlo in turni di lavoro (opzione dedicata al personale infermieristico). Seppure non particolarmente apprezzata dal mondo veterinario tale opzione permette di rivedere nei particolari lo schema infusionale adottato e di confrontarlo con i riscontri clinici annotati in cartella, rendendo così possibile un controllo sull’efficacia dello schema terapeutico. Tutte queste informazioni si possono anche stampare oppure scaricare su computer attraverso la porta dati: se scaricati su computer si possono visualizzare con un comune editor di testo oppure si possono elaborare statisticamente e graficamente con un comune programma di gestione dati.

Numerosi sono i set infusionali disponibili tra i quali ricordo i più utili: il set standard con gocciolatore, il set per sacca senza gocciolatore che permette le infusioni con il contenitore in qualsiasi posizione (non necessariamente verticale), il set da collegare ad una siringa (anziché ad una sacca o ad un flacone), il set per nutrizione parenterale, il set per trasfusione e quello oscurato per farmaci fotosensibili. Queste e altre ancora le caratteristiche della pompa infusionale Abbott GemStar, un infusore di piccole dimensioni che alla prova “veterinario” ha dimostrato versatilità e potenzialità formidabili.

[Lorenzo Novello, tester ISVRA]

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