Autori: L. Novello, B. Carobbi
Titolo: "Papers – Survey on the current use of pharmacokinetic model-driven drug delivery in small animal anaesthesia and analgesia in Italy"
Rivista: Veterinary Record (2010) 167, 784-788
Tipo di pubblicazione: articolo su rivista veterinaria internazionale
Lingua: Inglese
E' stata pubblicata da Veterinary Record sul numero di Novembre 2010 l'indagine che ISVRA ha condotto tra i suoi soci sull'utilizzo delle infusioni endovenose di anestetici ed analgesici.
Abbastanza sorprendenti i risultati, se si considera che nei libri veterinari di anestesia dei piccoli animali non esiste accenno ai sistemi TCI (infusioni ad obiettivo di concentrazione), ne' più in generale alle infusioni a scalare su modello farmacocinetico, tranne poche righe di scarso interesse pratico nell'ultimo manuale BSAVA.
Ma come viene giustamente sottolineato dagli autori dell'articolo l'Italia rappresenta un caso a se' dal momento che già nel 2004 ISVRA ha cominciato ad introdurre i concetti di farmacocinetica compartimentale applicati alle infusioni di propofol ed oppioidi. A seguire poi, nel 2007, sono stati pubblicati gli schemi manuali (schemi BET) di propofol e fentanil che permettono di raggiungere e mantenere nel tempo le concentrazioni necessarie a garantire rispettivamente l'anestesia e l'analgesia. Da allora molti eventi, anche organizzati da altre societa', hanno trattato i principi di farmacocinetica compartimentale, contribuendo alla diffusione a livello nazionale delle infusioni a guida farmacocinetica (schemi BET, infusioni con simulatore, TCI).
Il questionario, composto da 2 domande a risposta multipla, è stato inviato via e-mail a tutti i soci e le risposte sono state sottoposte ad analisi statistica.
Ha risposto il 98,2% degli intervistati, che sono risultati così ripartiti:
Da ciò si evince che il 47,9% dei soci ISVRA quando infonde il propofol o un oppioide utilizza un'infusione a guida farmacocinetica, sia essa una TCI, un'infusione con simulatore o uno schema BET. Interessante anche notare che la maggior parte di essi lavora in una struttura che svolge soprattutto attività clinica di base e che non fa servizio 24 ore su 24, cioè un ambulatorio o una clinica.
L' 81,2% degli intervistati è convinto anche che la disponibilità sul mercato di pompe TCI che incorporino le cinetiche veterinarie migliorerebbe la qualità e l'efficacia delle infusioni, e quindi delle terapie somministrate ai loro pazienti. Questo dato e' estremamente significativo perché' sottintende l'esistenza di un potenziale mercato per la TCI veterinaria. Staremo a vedere ...
Gli autori concludono sottolineando l'efficacia di corsi e convegni nel diffondere le conoscenze di farmacocinetica compartimentale ed infusioni ad obiettivo di concentrazione tra i colleghi che si occupano di anestesia, efficacia ben superiore, almeno nel nostro paese, a quella di libri ed articoli specialistici (per la maggior parte in lingua inglese).
Alcune letture di approfondimento (tratte dalla bibliografia dell'articolo)